acqua! acqua?
Ieri sera, preso da raptus di follia, ho deciso di andare a fare una corsetta...fino all'areoporto.
Esco di casa alle sei e mezzza e comincio a correre.
Il tempo non sembrava promettere nulla di buono: cielo nero e minaccioso; vento a raffiche che sollevava quintali di sabbia( rigorosamente in faccia); fulmini all'orizzonte.
"Al limite mi bagnerò!" penso...e continuo a correre.
Si fa un po' fatica a dover andare controvento e con gli occhi semichiusi per la polvere quando si corre in mezzo alla strada, però la sensazione di vuoto mentale e pace interiore che se ne riceve poi è gratificante.
Qualche goccia d'acqua inizia a scendere, ma niente di interessante: non è nemmeno sufficiente per bagnare la strada nè tantomeno per rinfrescare l'aria...
Decido dopo una mezz'oretta che è ora di rientrare, amche perchè le giunture cominciano stranamente a farsi sentire, ed avendo da fare lo stesso percorso dell'andata...si rientra!
Ad un chilometro da casa inizio a trovare la strada bagnata, le prime pozzanghere, segno di un'abbondante pioggia.
Man mano che mi avvicino a casa lo scenario continua ad aggravarsi: attraversamenti pedonali totalmente allagati...rametti verdi strappati dagli alberi....cartelli caduti.... transenne abbattute...enormi pozzanghere da guadare...
Mi ferma il cinese del ristorante, mi guarda stralunato, e mi chiede "Ma sei andato a correre? con questo tempaccio?"...lo guardo allibito, come quello venuto giù dai monti con la piena..."Ho la maglietta ancora asciutta!".
Ero a cinque chilometri da qui e non sembrava fosse successo niente...
Basta poco per vedere cose diverse...per avere punti diversi di vista.
Secondo lui a Milano era venuto il finimondo, il diluvio universale...per me non era successo nulla più che qualche nuvola in cielo....
"A volte, anche idee diverse, possono essere vere..."
Esco di casa alle sei e mezzza e comincio a correre.
Il tempo non sembrava promettere nulla di buono: cielo nero e minaccioso; vento a raffiche che sollevava quintali di sabbia( rigorosamente in faccia); fulmini all'orizzonte.
"Al limite mi bagnerò!" penso...e continuo a correre.
Si fa un po' fatica a dover andare controvento e con gli occhi semichiusi per la polvere quando si corre in mezzo alla strada, però la sensazione di vuoto mentale e pace interiore che se ne riceve poi è gratificante.
Qualche goccia d'acqua inizia a scendere, ma niente di interessante: non è nemmeno sufficiente per bagnare la strada nè tantomeno per rinfrescare l'aria...
Decido dopo una mezz'oretta che è ora di rientrare, amche perchè le giunture cominciano stranamente a farsi sentire, ed avendo da fare lo stesso percorso dell'andata...si rientra!
Ad un chilometro da casa inizio a trovare la strada bagnata, le prime pozzanghere, segno di un'abbondante pioggia.
Man mano che mi avvicino a casa lo scenario continua ad aggravarsi: attraversamenti pedonali totalmente allagati...rametti verdi strappati dagli alberi....cartelli caduti.... transenne abbattute...enormi pozzanghere da guadare...
Mi ferma il cinese del ristorante, mi guarda stralunato, e mi chiede "Ma sei andato a correre? con questo tempaccio?"...lo guardo allibito, come quello venuto giù dai monti con la piena..."Ho la maglietta ancora asciutta!".
Ero a cinque chilometri da qui e non sembrava fosse successo niente...
Basta poco per vedere cose diverse...per avere punti diversi di vista.
Secondo lui a Milano era venuto il finimondo, il diluvio universale...per me non era successo nulla più che qualche nuvola in cielo....
"A volte, anche idee diverse, possono essere vere..."
1 Comments:
Quanto hai corso?????????
MA SEI MATTTTTTTTTO???
^_^
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