Ieri sera ultima serata con gli amici del volley...
Oramai gli allenamenti sono finiti da un mesetto, ma ogni tanto ci si ritrova ancora per il nostro secondo passatempo preferito: il mangiare e bere in compagnia.
Siamo ridotti ad un numero esiguo, ma ci si diverte sempre...
Una pizza in compagnia e poi via a fare quattro chiacchiere per strada, come quando si era piccoli e ci si fermava sui gradini della chiesa a far passare le serate estive...
Ma come sempre le serate volgono al termine, e arriva il momento dei saluti...il momento in cui tutti noi riprendiamo le nostre strade e per almeno tre settimane ritorneremo "alieni" rispetto al volley, le mails, i blogs...
Ma la serata ieri invogliava a stare fuori: una leggera brezzolina estiva, fresca nonostante la giornata calda, presagiva la pioggia che sarebbe arrivata in nottata.
E allora quale modo migliore per godersi la serata se non quello di far parte della città camminando per le sue vie.
Una Milano semi-deserta: quel vuoto estivo caratterizzato dal silenzio della notte, rotto dal rumore delle foglie che si agitano al vento, che si incunea tra i palazzoni e ti si ripresenta ad ogni incrocio e ad ogni svolta.
E quell'odore di fresco, quell'aria più pulita del solito, che chi ci vive sa riconoscere a pelle, o meglio a naso!
E così, rapito tra un albero ed un palazzo, tra una luce lampeggiante dei lavori in corso e la luna, spaccata a metà e lì in bilico, perfetto mezzo cerchio ritto sullo spigolo, ho cominciato a vagare, senza meta e senza pensieri...
Era oramai l'una e mezza quando ho varcato il portone di casa...uno sguardo alla mia Delfina, tradita per una sera, ma sempre nel cuore e nel polso.
Mi facevano male i polpacci, sentivo le gambe calde, con quel prurito che nasce dopo aver riattivato la circolazione nei muscoli da troppo tempo fermi...
Una serata diversa, solitaria e meditativa, rigenerante, nonostante l'estate, a Milano!
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