martedì, dicembre 27, 2005

ciao

12 volte natale...
11 volte capodanno...
11 volte pasqua...
11 volte il compleanno...
11 volte ancora estate...
sono già quasi passati 12 anni....o forse dovrei dire oramai...
ricordo ancora quell'ultimo natale, tutti insieme: fuori c'era il sole, caldo per essere natale, mentre ascoltavamo le notizie della neve in tutta italia.
il solito pranzo tra di noi, niente di speciale, solo l'atmosfera diversa...
era già qualche tempo che non stavi troppo bene, e l'aria di quel natale fu diversa.
me ne accorsi solo dopo, quando le cose peggiorarono sempre più, ed io che non volevo vedere, non volevo arrendermi all'evidenza che sarebbero stati gli ultimi mesi insieme.
e mi sono chiuso ancora di più, perchè non capivo, perchè non volevo che succedesse.
e ti ho perso così, senza nemmeno il tempo di parlarti di me (come avrei invece fatto in seguito...), senza sapere nulla di me, delle mie aspettative, dei miei progetti.
senza il tempo di una chiacchierata insieme, o di una gita solo noi due, o di un consiglio per quella che sarebbe divenuta la mia passione, che era stata anche la tua...la moto...
che bello sarebbe stato un giro insieme, lungo i percorsi che ti avevano visto, giovane e indisciplinato, scorrazzare con i tuoi amici; magari con tutte quelle soste che inevitabilmente avresti voluto fare per correggermi, per insegnarmi qualcosa, per raccontarmi qualche storia della tua vita, e approfittarne sicuramente per accenderti una di quelle sigarette, ancora nel pacchetto verde morbido, cilindri imperfetti, sempre diverse, che oramai fumavi solo tu, con l'altra mano in tasca, leggermente incurvato in te stesso; e le sigarette al tempo avevano un sapore diverso da quelle di adesso: non mi aveva mai dato fastidio l'odore delle tue sigarette, anzi era il tuo profumo!
non abbiamo mai parlato...bastava sapere che c'eri, ed era sufficiente.
uno sguardo in giro, vederti, o sapere che ci saresti stato quando sarei rientrato, ed uscivo tranquillo.
solo quando andavamo a guidare capitava che mi chiedessi qualcosa di me, e io, sopra pensiero, ti rispondevo a monosillabi, intimidito...
solo dopo mi sono accorto di quanto avrei voluto ancora chiacchierare insieme, magari con una canna da pesca in mano, per passare il tempo.
o in giro per boschi, in grige giornate autunnali, cercando funghi.
e che magone andar lungo le strade della pianura, e vedere cespugli alti di fiori gialli, e ricordare quando li riportavi a casa tu: così semplici e così belli.
ora sono quel che sono, anche grazie a te; non avrei voluto crescere così in fretta. non ne sentivo l'esigenza. non ne avevo il bisogno!
ogni tanto ti penso; sembra quasi che tu ci sia ancora, che debba entrare da un momento all'altro, sentire la tua voce che saluta, ma è solo un'illusione...
un saluto, un ricordo e un rimpianto....non averti mai detto quanto ti voglio bene!