domenica, febbraio 19, 2006


Ma davvero l’amore può finire da un momento all’altro?
Oppure soffocato e dimenticato per il resto dei nostri giorni?
Si può comandare a piacimento, decidere quando un amore vale la pena di viverlo, quando bisogna dimenticarlo?
Quel sentimento che hai dentro, quel batticuore che senti ogni volta che la vedi, il famigerato nodo nello stomaco, non li puoi controllare.
Si, razionalmente ti dici che non può andare avanti, o forse che non deve andare avanti, ma è davvero difficile!
Anche la più banale delle infatuazioni, se banale si può chiamare una situazione che ti sconquassa e destabilizza, porta con sè nel tempo i segni di quello che non è stato.
Sia esso l’amore per la maestra delle elementari o il grande amore della vita finito in una bolla di sapone, o tutte quelle situazioni che ci ritroviamo nostro malgrado a vivere, ogni singola esperienza resta con noi per sempre, al di là del tempo e della durata.
Possono passare giorni, che per un amante sono lunghi come crociere, oppure esserci chilometri e chilometri a dividere, ma l’amore quello no! Non puoi dare ordini.
Non gli puoi dire “adesso basta, è stato un bel gioco; da ora si ricomincia a fare le persone serie!”.
Forse col tempo si assopisce, latita, ma poi basta così poco perché ricominci a scaldare e a bruciare come prima: uno sguardo, una parola, un profumo, una strada...
Puoi metterlo in un cassetto, e sperare che se ne resti tranquillo, ma capita che quando quasi te ne eri dimenticato, quando non ci pensavi oramai più, riaffiora e ti scuote.

Forse questa è la mia condanna.Sarà la mia natura, che difficilmente riesco a dimenticare le cose belle che mi accadono, e le Persone che incontro lungo il mio cammino.