giovedì, luglio 10, 2008

Stanotte ho fatto un sogno, ma un sogno strano.
Ho sognato decine di bambini festanti con bottiglie di plastica vuote.
Giocavano su scheletri di case non ancora finite di costruire, in mezzo a nastri rossi, cantieri abbandonati ma ordinati, senza pericoli.
Ho sognato che mentre continuavo a girare in macchina senza meta li vedevo giocare e divertirsi, fare coreografiche battaglie simulate contro bottiglie vuote di plastica colorata.
E mentre li guardavo mi dicevo che loro erano felici con le loro bottiglie vuote, che muovevano, agitavano, lanciavano in aria, senza sosta, gioiosi, festanti; erano felici con niente, e diffondevano felicità a chiunque li guardasse.
E a farli giocare tutti insieme mio fratello, bambino, anche lui sorridente, spensierato, leggero (non come adesso, che non ride più...).
Ho sognato che facevano la guerra di bottiglie, ma quando attaccavano le altre bottiglie, non le rompevano o distruggevano, diventavano di colpo trasparenti, e si univano al vociare di bambini, tutti insieme.
E alla fine del gioco saltavano giù dal secondo piano del palazzo in costruzione, lanciando per aria le bottiglie, tutte uguali, che fluttuavano nell’aria, e i bambini allegri planavano via fino a dissolversi.
Ho sognato uno studio di un dentista, con le zanzariere come negli ospedali coloniali in africa del primo novecento...
Pareti ocra, tende di lino leggere alle finestre, abiti ecrù, un cappello di rafia con la fascia marrone appeso alla parete.
C’era una luce rossa, calda, provenire da fuori: doveva essere vicino al tramonto.
E come dentista Totti, che si pulisce e disinfetta i ferri, con molta umiltà, e chiacchiera con i pazienti, per una volta serafici in uno studio dentistico...

E al mattino appena sveglio una sensazione di pace col mondo, di spensieratezza.
Riposato e soffice.....