domenica, settembre 14, 2008

Anche questa è Milano, seconda parte

Tutto sembrava tranquillo...
L'erba brillava di piccoli cristalli illuminati dal sole basso all'orizzonte.
D'improvviso un volo d'uccelli seguito da un enorme elicottero che radendo le cime degli alberi mi viene incontro da nord-est.
Corro tra gli alberi, al riparo dalla vista dell'oggetto metallico rombante.
Eccone un altro, con un piccolo faro acceso che scruta il suo orizzonte e il prato sottostante.
Passa via seguendo il suo orizzonte.
Pochi secondi, ed ecco che da sud-ovest ne arrivano altri due, ancora più bassi, in formazione uno a fianco dell'altro, più rapidi del precedente.
Un via vai di elicotteri trasforma il cielo in tangenziale nell'ora di punta.
Manca solo Wagner in sottofondo, il rosso dei fumogeni di segnalazione che si sposta al passaggio degli elicotteri, ed ecco lo scenario già visto in Apocalypse now.

Ma dove sono finito.....non sto sognando....eppure...

..ah già...che scemo....c'è l'aeroporto qui vicino....stanno tornando dall'autodromo di Monza dopo il Granpremio a prendere i loro jet privati per tornare a casa, chissà dove in giro per il mondo.

lunedì, settembre 01, 2008

Ultimo week-end di agosto, ne approfitto per un giro con la delfina, che è rimasta tutto il mese a riposo.
Visto che ci incontriamo con la Pek a Verona, decido di raggiungerla in moto.
Troppo semplice raggiungerla via autostrada, quindi mi studio il percorso più bello.
Partenza alle 10 di venerdì(eh si, mi sono preso un altro giorno di ferie) direzione Val Seriana.
Si sale fino a Clusone, Passo della Presolana, 1297 metri s.l.m.
Scollino e giù per la Val di Scalve.


La percorro tutta, fino alla deviazione per il Passo del Vivione, 1828 metri s.l.m., un graziosa stradina a picco sulla valle, larga in alcuni punti solo due metri e mezzo e protetta a valle da una balaustra bianca e nera mezza arrugginita.
Per fortuna non incrocio nessuno...


Discesa in prima e qualche tratto in seconda fino a Edolo, Vezza d’Oglio, Ponte di Legno.
Breve sosta carburante e poi via di nuovo verso il Tonale, 1883 metri s.l.m..
Qui ci vuole proprio un panino ristoratore, fontina e pancetta e una coca per spingerlo giù.
Un breve scorcio al paesaggio e poi via di nuovo, giù per la valle e poi ancora su verso Madonna di Campiglio,qualche nuvola si affacia timidamente a coprire le vette.

Poi giù verso Tione, Riva del Garda, tutto il Garda Orientale, Lazise e finalmente, in perfetto orario sulla tabella di marcia, alle 19.00 e dopo 400 km sono a Verona Sud in attesa della Pek.
Giro molto bello, immerso nella natura, aria fresca, tempo stupendo, sole, ventilato.
Come direbbero i miei amici, assomiglia proprio ad una scorcia in stile Paolone.