martedì, gennaio 31, 2006

sei nell'anima

VADO PUNTO E A CAPO COSÌ
SPEGNERO’ LE LUCI E DA QUI
SPARIRAI
POCHI ATTIMI
OLTRE QUESTA NEBBIA
OLTRE IL TEMPORALE
C’E’ UNA NOTTE LUNGA E LIMPIDA,
FINIRA’
MA E’ LA TENEREZZA
CHE CI FA PAURA

SEI NELL’ANIMA
E LI TI LASCIO PER SEMPRE
SOSPESO IMMOBILE
FERMO IMMAGINE
UN SEGNO CHE NON PASSA MAI

VADO PUNTO E A CAPO VEDRAI
QUEL CHE RESTA INDIETRO
NON E’ TUTTO FALSO E INUTILE
CAPIRAI
LASCIO ANDARE I GIORNI
TRA CERTEZZE E SBAGLI
E’ UNA STRADA STRETTA STRETTA
FINO A TE

QUANTA TENEREZZA
NON FA PIU’ PAURA

SEI NELL’ANIMA
E LI TI LASCIO PER SEMPRE
SEI IN OGNI PARTE DI ME
TI SENTO SCENDERE
FRA RESPIRO E BATTITO

SEI NELL’ANIMA
IN QUESTO SPAZIO INDIFESO
INIZIA TUTTO CON TE
NON CI SERVE UN PERCHE’
SIAMO CARNE E FIATO.

GOCCIA A GOCCIA FIANCO A FIANCO

Una canzone molto bella, dolce come solo i più duri sanno essere.
assolutamente da guardare il video!

sabato, gennaio 28, 2006

oggi non ho voglia di scrivere.....lascio solo qualche pezzo di canzone, di altri, ma le emozioni sono le stesse; e beato chi riesce sempre a trovare le parole e il coraggio per esprimere i propri sentimenti...

This romeo is bleeding But you can't see his blood It's nothing but some feelings That this old dog kicked up
It's been raining since you left me Now I'm drowning in the flood You see I've always been a fighter But without you I give up Now I can't sing a love song Like the way it's meant to be Well, I guess I'm not that good anymore But baby, that's just me
And I will love you, baby - Always And I'll be there forever and a day - Always I'll be there till the stars don't shine Till the heavens burst and The words don't rhyme And I know when I die, you'll be on my mind And I'll love you - Always

Ci sono due stelle in cielo che illuminano il buio più nero e parlano sole e brillanti di storie avvenute davvero e guardano altre galassie che portino nomi più strani e voltano le loro facce verso nuvole lontane.
La stella più grande è più bella perché porta il nome di un fiore e brilla di luce diversa più grande e più forte del sole e in mezzo alla costellazione la più piccola è rimasta da sola e non sa come dare il suo amore alla stella più grande che ora non ascolta più le sue promesse che un tempo erano buie illusioni.
Adesso invece sono così sincere che brillano di mille colori

Ti ammiro per come ti approcci A questi anni mutevoli Mi piace quel tuo senso pratico La tua forza e l’ironia I cieli neri intorno a noi Sono soltanto nuvole Che dolcemente soffi via E niente può far male più, lo sai…Lo sai…
PIOGGIA IO SARÒ … PER TOGLIERTI LA SETE…E SOLE SALIRÒ … PER ASCIUGARTI BENE…VENTO ARRIVERÒ … PER POTERTI ACCAREZZARE…MA SE VUOI… SE TU VUOI…TRA FANGO E NEVE, FANGO E NEVE IMPAZZIRÒ! Impazzirò!….
FINCHE’ PIOGGIA DIVERRÒ … PER TOGLIERTI LA SETE…E SOLE IO SARÒ … PER ASCIUGARTI BENE…VENTO ARRIVERÒ … PER POTERTI ACCAREZZARE…MA SE VUOI… SE TU VUOI…TRA FANGO E NEVE, FANGO E NEVE IMPAZZIRÒ!…IMPAZZIRÒ! E PIOGGIA IO SARÒPER TOGLIERTI LA SETE, PER ASCIUGARTI BENE, PER POTERTI ACCAREZZAREMA SE VUOI , SE TU VUOI….FINO ALLA FINE, FINO ALLA FINE DEL MONDO…
Vieni con me, vieni con me, vieni con me Ad insegnarmi a camminare, ad insegnarmi a respirare…Con le tue mani potrei morire,sulle tue mani potrei….

Mi vedono sempre ridere ma questa non è la realtà: piango ogni notte, sempre per lei, vieni a vedere perché...
Dico sempre che odio l'amore che non mi serve a niente però prego perché, il Signore lo sa,che prima o poi lo troverò!
Voglio che tutto intorno ci sia solo la vita per me. Voglio te, notte e giorno, devo convincerti che...
Capirai che il cielo è bello perché in fondo fa da tetto a un mondo pieno di paure e lacrime E piangerai, oh altroché! Ma dopo un po' la vita ti sembrerà più facile, e così fragile, ricomincerai!....e così fragile tornerai a vivere!

giovedì, gennaio 26, 2006

INSONNIA

e mi ritrovo qui a pensare, in questa notte fredda e crepitante di stelle.
mi ritrovo a dovermi confrontare con il mio futuro, a quella che potrebbe essere la mia situazione tra 20 anni.
è strano come un evento che ti dovrebbe dare sicurezza, invece ti spiazza totalmente e ti provoca una profonda inquietudine.
ho passato otto anni a lavorare, nello stesso posto, con contratti a termine, aspettando con ansia che qualcosa cambiasse, che arrivasse la svolta lavorativa, o verso un’assunzione stabile, o verso una nuova avventura in un altro posto e con un’altra occupazione.
e finalmente è arrivata l’assunzione!
ora non so più se dire finalmente o sfortunatamente.
qualcuno potrebbe anche trovarsi contrariato da questa mia affermazione, ma non so che farci.
cosa potrei volere di più: un posto da statale, che per quanto se ne dica dei giovani di oggi, riconosco essere pur sempre una sicurezza alle spalle. faccio un orario che mi permette di coltivare hobbies e fare attività sportiva. sono libero di gestirmi la mia giornata al meglio, come voglio. lo stipendio non è male, certo non posso dire di navigare nell’oro, ma non mi posso nemmeno lamentare: i miei sfizi ed i miei vizi me li posso togliere.
eppure da allora qualcosa è cambiato.
non so più se è quello che avrei voluto davvero, oppure se quello che mi ha spinto a intraprendere questo cammino è stato l’ennesimo gesto per accontentare le aspettative dei genitori.
mi manca quel sorriso sulle labbra che dovresti avere ogni mattina che entri in ufficio.
quando mi capita di essere fuori sede per lavoro è tutta un’altra cosa. magari gli orari sono assurdi, esci di casa alle 6 e rientri la sera alle 9, dopo 12 ore passate a 5 sottozero o a 40 all’ombra, ma lì si che sono felice. all’aria aperta, non chiuso tra quattro mura; solo con le nuvole a far da soffitto, qualche albero da parete, i colori del giorno a far da illuminazione....
non so se perchè è qualcosa che si distacca dalla routine o perchè realmente quella è la situazione che più mi si confà: lo spirito errante e solitario.

giovedì, gennaio 19, 2006

AMORE...


E a voce alta disse:
Quando l’amore vi fa cenno, seguitelo,
Benché le sue
strade siano aspre e scoscese.
E quando le sue ali vi avvolgono,
abbandonatevi a lui,
Benché la spada che nasconde tra le penne possa
ferirvi.
E quando vi parla credetegli,
Anche la sua voce può mandare in
frantumi i vostri sogni come il vento del nord lascia spoglio il
giardino.
L’amore non dà nulla all’infuori di sé, né prende nulla se non da
se stesso.
L’amore non possiede né vuole essere posseduto,
Perché l’amore
basta all’amore.

E non crediate di guidare il corso dell’amore,
poiché l’amore, se vi trova degni, guiderà lui il vostro corso.

Ma
se amate e quindi avete desideri, i vostri desideri siano questi:
Sciogliersi
e farsi simili a un ruscello che scorra e canti alla notte la sua
melodia.
Esser feriti dal vostro proprio intendere l’amore,
E sanguinare
di buon grado, gioiosamente.
Tornare a casa con gratitudine la sera;
E
addormentarsi con una preghiera per chi amate nel cuore, e un canto di lode
sulle labbra.


Ecco, che sia questo l’amore vero?
Abbandonarsi totalmente e incondizionatamente, ora, senza aspettare il domani, perché noi viviamo solo e soltanto oggi, usando ancora le parole di Gibran, ”Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri”?
Solo domani sapremo se quello che abbiamo vissuto oggi è stato ben vissuto o no.
Quindi, rimboccati le maniche! Testa alta! Un sorriso e via….

martedì, gennaio 17, 2006

.....vivere?

vivere è passato tanto tempo vivere!
è un ricordo senza tempo vivere
è un po' come perder tempo vivere.....e sorridere!.......vivere!
è passato tanto tempo vivere!
è un ricordo senza tempo vivere!
è un po' come perder tempo vivere....
e sorridere dei guai così come non hai fatto mai
e poi pensare che domani sarà sempre meglio
oggi non ho tempo oggi voglio stare spento!
vivere! e sperare di star meglio
vivere e non essere mai contento
vivere come stare sempre al vento
vivere!......come ridere!!!
vivere! anche se sei morto dentro
vivere! e devi essere sempre contento!
vivere! è come un comandamento
vivere..... o sopravvivere....senza perdersi d'animo mai
e combattere e lottare contro tutto contro!.....
oggi non ho tempo oggi voglio stare spento!.....
vivere e sperare di star meglio
vivere vivere e non essere mai contento
vivere vivere e restare sempre al vento a vivere.....
e sorridere dei guai
proprio (così)
come non hai fatto mai
e pensare che domani sarà sempre meglio!!!!!


V.R.
Certo! E’ bello leggere le storie dei monaci, dei sant’uomini, degli uomini di fede e di pace.
E’ affascinante conoscere i diversi modi di pensare, nati dalla fusione di conoscenze millenarie e ragionamenti moderni.
Vedere come predicano in tutti i momenti della loro esistenza.
La pace che hanno raggiunto, che si specchia nel loro modo di porsi agli altri e di intraprendere tutto ciò che si presenta loro davanti nel quotidiano.
Si rimane estasiati ad ascoltare i loro aneddoti, le parabole, i racconti della vita qotidiana.
Già ti immagini come potrebbe essere bello vivere come loro, senza la preoccupazione della vita, tesi soltanto alla felicità, quella ultima, quella che ti fa sentire letteralmente in pace col mondo, dove nessuno e nulla può farti tremare più...
Poi ti svegli, una mattina come oggi, e ti accorgi che il mondo non è poi così bello come credevi potesse essere.
Non perchè ti sia successo qualcosa di insolito rispetto agli altri giorni, ma solo perchè lo stai guardando da un’angolazione diversa, hai spostato il prisma di vetro che ti faceva vedere l’arcobaleno, e ti ritrovi lì, con un macigno sul petto e il groppone in gola.
Senti la pressione di tutta l’aria che ti sta sopra la testa opprimere a tal punto che vorresti urlare, come se quell’urlo servisse a compensare e levare pressione.
E pensi solo a scappare: scappare dall’ufficio, che oggi ha un’aria irrespirabile; scappare da casa, che di colpo non ti piace più, è diventata opprimente quanto mai lo è stata prima; scappare dagli amici, che non vuoi che ti vedano senza maschera...
L’unica cosa che cerchi è restare con te stesso per capire: capire chi sei, cosa vuoi, cosa stai facendo della tua vita, se utile o meno.
Oggi è una di quelle giornate da prendere la moto e partire, senza meta, musica a paletta nelle orecchie, e tante curve, per non pensare ad altro che alla manetta, alle pedane, e a quella striscia di asfalto nera davanti alla tua ruota...
Spento! oggi voglio stare spento!

sabato, gennaio 14, 2006

continua

Non lasciarmi qui col calore delle tue mani addosso anche se poi domani quel treno partirà
Non restare, vai
Se devi farlo, ti prego, fallo adesso anche se poi domani chissà... perché l'allegria, la nostalgia, la voglia che ho di te..
Tutto è qui dentro qui dentro di me
Continua ad amarmi, continua a cercarmi continua a ballare su di me
Che strana è la vita.. ma guarda com'è.. una luce scompare nel buio che c'è
E continua, continua continua a parlarmi ancora un pò di noi, di noi
Non andare via ho voglia di dormire tra le tue braccia anche se poi domani chissà... perché l'allegria, la nostalgia, la voglia che ho di te..
Tutto è qui dentro qui dentro di me
Continua ad amarmi, continua a cercarmi continua a ballare su di me
Che strana è la vita.. ma guarda com'è.. una luce scompare nel buio che c'è
E continua, continua continua a parlarmi ancora un pò di noi, di noi
Io e te, distrattamente.
Io e te, stupidamente.
E poi che ne sarà di noi.
Io e te, immensamente.
Io e te, continuamente.
E poi che ne sarà di noi.
E continua, continua continua a parlarmi ancora un pò di... noi
Dolcenera

giovedì, gennaio 12, 2006

se una notte insonne un sognatore....

Sei entrata così, senza far rumore....sei scivolata silenziosa nelle mie stanze vuote...
Piano piano, giorno dopo giorno, hai cominciato a rischiarare la mia casa, hai scostato le tende, e hai fatto entrare quella luce che mancava da tempo....
E’ cominciato parecchio tempo fa, ma me ne sono accorto soltanto ora.
Ora che la mia casa è piena di luce, riordinata e fresca dell’aria nuova che hai portato!
Lentamente mi sono accorto della tua presenza, del tuo sguardo, del tuo sorriso. E il mattino è triste svegliarsi almeno quanto è bello la notte sognarti!
E lo sperare di sognarti rincorre l’idea di pensarti, nell’indecisione della sera, nel mio buio vuoto...
Avrei voglia di accarezzarti, di cullarti, di respirare i tuoi occhi; ma la paura è grande, e l’idea che qualcosa ( o tutto) possa cambiare e cambiarci sospende ogni mio respiro.
E tutto resta lì, immobile, nello stesso quadro, in attesa di un altro sogno che dipinga la tela, o di un pennello dal tocco magico che trasformi tutto in realtà.

mercoledì, gennaio 11, 2006

ramblers blues

C'è bisogno di aguzzare la vista
Per capire quali sono gli amici
Bisognerebbe restare svegli
Per scoprire tutti i nemici
Ci vorrebbe un paio di scarpe nuove
Per partire, per scappare lontano
E poi seguire una traccia sbagliata
Perdersi meglio e non tornare più indietro
Non c'è bisogno di una foto ingiallita
Per vedere quanto siamo cambiati
Non c'è bisogno...no!
Bisognerebbe fermarsi in tempo
Non aver fretta ma rallentare
Bisognerebbe solo ascoltare
o ancora meglio, cambiare canale
C'è bisogno di stare attenti
Nell'osservare la nostra storia
Guardarsi indietro e poi capire
Che c'è bisogno di più memoria
Si, c'è bisogno!
Ci vorrebbe una muta di corde nuove
Per suonare sempre scordati
C'è bisogno di nuove canzoni
Con parole per sognare più forte
Bisognerebbe fare sogni grandiosi
Oltre la noia e le nevrosi
Avere cura, avere pazienza
Di tutta quanta l'intelligenza...
Si, c'è bisogno!
C'è bisogno!
Sì, c'è bisogno!
M.C.R.

lunedì, gennaio 09, 2006

Succede tra amici di confrontarsi sui più svariati argomenti.
E soprattutto succede di avere idee ed opinioni diverse ( e aggiungo per fortuna succede!!!! altrimenti che palle di vita, sempre a darti ragione, e che monotonia!!!).
Capita quindi di trovarsi a sostenere posizioni contrastanti( che penserebbe a priori che il proprio pensiero possa essere sbegliata?).
Troppo spesso però ci si trova ad alzare i toni, a dover/voler imporre la propria idea su quella degli altri anzichè, ragionando pacatamente e civilmente, di cercare quale possa essere la via migliore, la via di mezzo, per arrivare ad un miglioramento reale della propria condizione attraverso la convinzione e non attraverso l’imposizione.
Perchè per farci capire abbiamo sempre bisogno di urlare...abbiamo forse paura che le nostre ragioni siano troppo deboli per essere portate avanti, e allora le “appesantiamo”, le “rafforziamo”, diamo loro importanza aggiungendo toni, urla, gesti, bombe....
Sono stufo di dover gridare!
Riportiamo il dialogo al sussurrato...
Se i nostri argomenti saranno forti, saranno loro stessi ad esplodere come 100.000 bombe nel silenzio della nostra mente; nulla farà vacillare le nostre ragioni!
Ma se le nostre idee dovessero aver bisogno anche solo di un tono in più per affermarsi, per essere spiegate agli altri, probabilmente non godevano di quella solidità e sicurezza necessaria.
Molto spesso, le parole più vere, quelle più importanti, sono quelle che vengono sussurrate:
un innamorato che dice ti amo all’amata, una mamma che racconta la vita al proprio figlio, chi saluta per l’ultima volta un amico...

martedì, gennaio 03, 2006

Lascia che (ac)cada...


Già di carattere non sono mai stato un compagnone, con la battuta pronta o la voglia di far casino, né tantomeno uno che attacca bottone con chiunque, che ride e che scherza col primo che gli capita a tiro.
Mi sono sempre considerato un orso, un po’ per via dell’aspetto, ma soprattutto per il carattere, un po’ chiuso e diffidente.
Uno dei miei grandi progetti di allora, finita la scuola, era di iscrivermi alla facoltà di agraria, per poi poter entrare in forestale e allontanarmi totalmente dalla gente, che non capivo.

Poi quel ’94 che mi ha cambiato orizzonti, che mi ha fatto fare delle scelte, che non rinnego, ma che mi accorgo mi hanno portato verso diversi orizzonti da quelli che mi ero immaginato.

La mia massima aspirazione sarebbe stata rifugiarmi nei boschi, solo con la natura. Sono sempre stato affascinato dagli spettacoli della natura, dai colori che ci sono sulle montagne in autunno, le fiamme multicolori che sembrano sprigionarsi dai boschi.

Oppure in estate salire lungo un crinale e vedere i prati verdi, poi pian piano i primi alberi radi, il fitto dei boschi, e più giù ancora, ai tuoi piedi, una valle che ferve e che lavora, mentre tu, nel silenzio, ti godi la tua libertà. Questa si che la considero libertà, anche se mi mancano le ali per spiccare il volo, nel fresco dell’aria, nel frusciare del vento…e respiri a pieni polmoni di quel desiderio.
Non sono mai riuscito a trovare qualcuno che, dopo aver sudato e faticato per ore e ore per salire, dopo essere arrivato al rifugio, estasiarsi di tutto ed estraniarsi da tutto come capitava a me. Perdersi dietro il volo di un falco, seguire il corso delle nuvole, o guardare riposarsi una farfalla su una foglia.
La montagna in estate ha il potere di farmi dimenticare di tutto: il tempo, la fatica, la fame, il mondo intero con tutti i suoi ritmi e protagonisti.
L’estate scorsa mi è capitato di tornare in un posto dove non tornavo da ormai 15 anni. Non posso spiegarti come mi si è aperto il cuore e la mente a rivedere quei prati, quei posti ancora come allora, quegli odori che mi hanno inebriato ed estasiato (altro che alcool o droghe!!!).

E ogni tanto penso a chi ha potuto avere una così fervida fantasia e abile mano da creare tutto ciò.
Penso anch’io che esista Qualcuno dietro tutto ciò, ma non riesco a individuarlo con un dio in particolare. Già, io, che sono cresciuto ed ho vissuto in oratorio fino a vent’anni, che ho fatto il chierichetto(più grande del prete!)fino alla maggiore età, che qualcuno vedeva già in seminario…
Al contrario, invece che aggrapparmi io mi sono totalmente allontanato dalla Fede, ne sono scappato.
E sono scappato da tante cose, per primo da suo fratello, che oramai vedo oramai di rado, ma non per altro, perché già solo il pensarlo mi fa venire i lacrimoni…e conosco quei suoi occhi, quelle poche volte che vado a trovarlo…..sono come i miei…tristi e commossi, perché ci siamo noi, e non più il suo adorato fratello. Gli si legge negli occhi il dolore causato dalla sua mancanza. Mi ci riconosco in lui: una buona abilità nelle mani, la passione per il legno, la gioia nel realizzare le proprie idee, e quel carattere chiuso, burbero, quasi come il nonno di Heidi, ma con un cuore enorme!
E lo stesso orgoglio di non volersi far vedere commossi, quasi deboli: non sei debole zio, so quanto ci manca…

Ogni tanto capita di avere un insetto che ti ronza vicino, un gatto, un uccello, solitario, chissà da dove… e mi piace pensare che sia lui che mi viene a controllare , che viene a vedere quello che sto facendo, cosa sono diventato, come sono cresciuto, cambiato; e mi capita che mi si allarghi cuore, lo guardo, mi perdo dietro i suoi voli, lungo il suo andare, finchè così come era arrivato, scompare.
E ritorno anch’io alla realtà, dura, ma forse meno triste, per quel bel ricordo che mi ha saputo regalare.
Ogni tanto comunque è bello lasciare che le cose (ac)cadano, ma ogni tanto è bello anche lasciarle com’erano, per ricordarci che possono (ac)cadere di nuovo…

Viola d'inverno

Arriverà che fumo o che do l'acqua ai fiori,o che ti ho appena detto"Scendo, porto il cane fuori", che avrò una mezza fetta di torta in bocca,o la saliva di un bacio appena dato, arriverà, lo farà così in fretta che non sarò neanche emozionato...
Arriverà che dormo o sogno, o piscio o mentre sto guidando, la sentirò benissimo suonare mentre sbando,e non potrò confonderla con niente, perché ha un suono maledettamente eterno: e poi si sente quella volta sola la viola d'inverno.
Bello è che non sei mai preparato, che tanto capita sempre agli altri, vivere in fondo è così scontato che non t'immagini mai che basti e resta indietro sempre un discorso e resta indietro sempre un rimorso...
E non potrò parlarti, strizzarti l'occhio, non potrò farti segni, tutto questo è vietato da inscrutabili disegni, e tu ti chiederai che cosa vuole dire tutto quell'improvviso starti intorno perchè tu non potrai, non la potrai sentirela mia viola d'inverno.
E allora penserò che niente ha avuto senso a parte questo averti amata, amata in così poco tempo; e che il mondo non vale un tuo sorriso, e nessuna canzone è più grande di un tuo giorno e che si tenga il resto, me compreso, la viola d'inverno.
E dopo aver diviso tutto: la rabbia, i figli, lo schifo e il volo, questa è davvero l'unica cosa che devo proprio fare da solo e dopo aver diviso tutto neanche ti avverto che vado via, ma non mi dire pure stavolta che faccio di testa mia: tienila stretta la testa mia.


Prof. Vecchioni