giovedì, giugno 22, 2006

EVELINE...


Poesia di strada
pensieri di cervelli pensanti
raggi di sole
nel freddo grigio cemento...

mercoledì, giugno 21, 2006



una fatina del bosco...
non ti ho più pensato fino a stanotte quando mi sei apparsa in sogno...
come ti avevo visto per tutta la serata: sorridente!
ma non un sorriso finto, di circostanza...
si vede che sei felice!
e soprattutto che ami quello che fai!
ce l'hai davvero "nel sangue"!!!
hai un'immagine forte, con quei capelli e quel colore, ma non so perchè: ti stanno da dio!!!
e poi sei così dolce
un saluto...alla prosima, rossa...

lunedì, giugno 19, 2006

...che domenica...

Finalmente mi sono deciso ed ho partecipato al mio primo raduno motociclistico...
Uno piccolo, per cominciare: niente birre a fiumi e donnine a fare spogliarelli(era di fianco alla chiesa del paese!!).
Tutto inizia con l'iscrizione e il ritiro gadgets(una maglietta ed una medaglietta).
Brevissimo briefing sul percorso e sulla modalità del giro("ragazzi andate piano e non fatevi male!"), benedizione del parroco del paese, e via.
Una decina di secondi e si scatena l'inferno....più di trecento moto di tutti i tipi, dagli scooteroni alle supersportive R1, dalle turistiche alle giapponesi più disparate, dalle storiche Morini Guzzi e Triumph alle super customizzate Harley, e poi quad, Vespe, Lambrette, Ducati, BMW, Aprilia e chi più se ne ricorda ne nomini, accendono i motori e li fanno rombare a pieni giri per un lungo, scoppiettante, fracassoso e festante serpentone lungo qualche centinaia di metri.
Reazioni della gente: le più disparate. Da chi malediceva il festante serpentone con ampi gesti, ricevendo una cospicua dose di sgasate e clacsonate; a chi con bambini in braccio, ragazzini sorridenti felici di tutta quella festa, arzille signore alle finestre delle case che si sbracciavano con gioia, e ricevevano saluti ad ampi gesti da gran parte dei motociclisti(conditi naturalmente con abbondanti dosi di clacsonate e sgasate!!!).
Arrivati al campo di calcio è stato il delirio.....burn-out di festa, sgasate, scoppi, motori a 10mila, insomma: moltissimo rumore e tanta festa.
Veramente una bella festa!
Clima di tutti amici con una grande pasione comune, le due ruote.
E per finire la giornata, una bella serata in cascina a Monluè, allietata dalla compagnia di tre splendide fanciulle( simpatia travolgente; occhi da favola; personalità effervescente) che con i loro sorrisi hanno rischiarato una spledida serata milanese.

sabato, giugno 17, 2006

meravigliosi

Cerchiamo in tutti i modi di spiegare il perché dei loro salti, delle loro evoluzioni, dei loro giochi.
Vogliamo una spiegazione scientifica, un motivo serio, il perché di tutto ciò…un comportamento sociale, una parte del rito di corteggiamento piuttosto che una strategia per pescare più pesce…
A me piace pensare che lo facciano per puro divertimento, per diletto, perché sono felici, felici di essere liberi, di non dover sottostare a nessuna regola, non dover assumere alcun comportamento imposto dalla società…e quando ci vedono così intelligentemente presi nella ricerca della soluzione al grande enigma…ci ridono in faccia spensierati come sempre! E tornano a saltare, a fare capriole, a divertirsi…i delfini!!!

venerdì, giugno 02, 2006

La giornata oggi è cominciata con un cielo coperto, grigio, freddo come d’autunno e cadono le foglie.
Sono sceso per dare una sistematina alla Dea, serrare due bulloni, controllare i livelli, vedere se vanno tutte le lampadine…
Piano piano è uscito il sole, e allora mi sono detto:”Perché no? Andiamo al parco!”.
Sono risalito in casa, ho messo a posto i ferri e sono uscito.
Naturalmente non mi sono dimenticato di portare con me il libro di turno.
Sto finendo di leggere “Un posto nel mondo”, l’ultimo libro di Fabio Volo: meno stupido e superficiale di quanto si possa pensare, il ragazzo.
Con la mia fedele compagna sono andato al parco. Al solito posto, sotto le rotte di decollo di tanta gente che parte da Milano, chi per lavoro, chi per diletto.
Mi mancavano una cinquantina di pagine, l’aria era tiepida, il sole non troppo invadente, lasciava che leggessi senza dover mettere gli occhiali da sole.
Ci sono parecchie frasi che varrebbe la pena di segnarsi e rileggere ogni tanto, ma una in particolare oggi mi ha colpito…magari ai più non dirà molto, e se dovessi chiederlo anche a chi ha letto il libro, molto probabilmente nemmeno si ricorderebbe di averla letta, ma per me è stata una vera illuminazione.

"Amo le labbra. Le amo per il loro colore, per la loro forma e la loro morbidezza. Le amo perché sono costrette a non toccarsi se vogliono dire “ti odio” e obbligate a unirsi se vogliono dire ”ti amo”"

Mi ha fatto sorridere e nel contempo riempito gli occhi di lacrime…mi sono sentito stupido, ma felice che una frase così banale mi colpisse così nel profondo…
Lo so, è una frase banale, un'osservazione elementare, ma non ci avevo mai pensato…nel pronunciare le parole le labbra si comportano come le persone: se si odiano si respingono, quando si amano, devono baciarsi, non ne possono fare a meno…


giovedì, giugno 01, 2006

E’ strano...

Pensi di avere a che fare con persone serene, normali...e poi d’un tratto t’accorgi delle loro insicurezze, come se d’incanto il velo che le copriva fosse caduto per sempre...e ti si rivelano con tutte le loro insicurezze, le loro paure, i loro sogni.
Scopri, intravedi, anche solo parzialmente, la loro anima.
Forse perchè non ho mai voluto vedere in loro il lato riflessivo, il lato più interiore, quello nascosto in ognuno di loro...ma mi accorgo che come me c’è un grande bisogno di lasciarsi andare, di sfogarsi, di trovare una valvola di sfogo...un qualsiasi varco da cui far defluire le nostre emozioni da troppo tempo soffocate e celate.
Ogni tanto mi accorgo di esporre anch’io il lato più fragile di me, ma oramai non importa più: ho finto troppo, e troppe volte mi sono nascosto dietro la superficialità dei rapporti e delle finte amicizie, e che cosa ne è rimasto: solo castelli di sabbia, che al primo soffio di vento si è dispersa ed ha cancellato tutto.
Il fianco lo porgerò sempre...a costo di massacrarmi le ossa...sono sicuro di una cosa, però: per ogni colpo che sarà arrivato a bersaglio, ci saranno state infinite carezze, che sarà più dolce ricordare.



A volte vorrei vivere nell'aria
e rimanere sospeso senza più ostacoli
giocare coi mostri delle mie insicurezze
e trasformarli in canzoni come un miracolo
Su tutta la terra che corre sotto i piedi
come un mappamondo di pezzi fragili
C'è ogni uomo che cerca e cerca la sua idea
insegue la verità e il suo contrario

Il mondo è a pezzi e i pezzi siamo noi

in un rompicapo di gesti fragili
cerchiamo la gioia ma la gioia è dentro di noi
perché è magica la verità non è il contrario
la gioia è dentro di noi