martedì, novembre 28, 2006
Si, dev'essere cosi!
Che tutto quel che accade ha un senso
altrimenti non saresti qui
a farmi respirare il vento
si, dev'essere cosi!
Che tutto quel che serve e' un cuore
altrimenti non saresti qui
a farmi respirare amore
tutti cercano una soluzione
e gridano sperando nell'arrivo di un dottore
ma tutto quel che serve in una pillola non c'è
non ti ho insegnato niente
quando stavi insieme a me?
Si, dev'essere cosi!!
Che tutto quel che accade ha un senso
altrimenti non saresti qui
ed io con te non perderei il mio tempo
tutti guardan la televisione
e aspettano di piangere per farsi compassione
ma dentro quella scatola risposte non ce n'è
solo donne in maschera e buffoni come me
si, ammetti che e' cosi!!
Che tutto quel che abbiamo è un cuore
e quindi fatti forza e vieni qui
e chiedimi di far l'amore
e chiedimi di far l'amore
e chiedimi di far l'amore
Cesare Cremonini
lunedì, novembre 27, 2006
E' INCREDIBILE!!!
E’ arrivata una raccomandata per me….
Solita busta verdina delle poste con le finestrelle trasparenti da cui spuntano e si intravedono i fogli all’interno, su cui di solito spiccano il mittente nella finestrella piccola, ed il destinatario nella finestrella più grande.
Leggo “Ministero dell’Interno…Polizia Stradale di Lecco”.
“Finalmente una cosa in Italia funziona! …non so in che modo, non so grazie a chi, hanno trovato chi ci ha fatto volare quel famoso 3 settembre sulla SS36!”questo è stato il mio primo pensiero, ma poi mi arriva direttamente sul collo la botta inaspettata.
“RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE allegata al verbale di contestazione…..”
no, forse ho saltato qualcosa, rileggi con più calma:” “RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE allegata al verbale di contestazione nr. UFF/10000_ _ , di Registro Generale nr. 690_ _.”
“……..dichiaro di aver notificato in data 06/11/2006(cazzo, 21 giorni fa) a mezzo del servizio postale, ufficio di Roma – Fiumicino, a ( me ) quale TRASGRESSORE (già, bello in maiuscolo, perché si sappia la mia colpa!!!) il verbale nr. UFF/10000_ _ redatto in data 12/09/2006 relativo alle infrazioni accertate a carico di ( sempre me) alle ore 18.00 del giorno 03/09/2006 ( vuol dire che mentre io ero appoggiato al guard rail con una flebo nella mano e una stecca sul polso, mentre mi stavano ancora medicando e mentre ancora non sapevo nemmeno se Marco aveva riaperto gli occhi, già c’era chi mi stava elevando una contravvenzione! Però che tempismo quando si sente la possibilità di spremere dei soldi a qualcuno..) sulla strada SS36 DEL LAGO DI COMO E DELLO del comune di ABBADIA LARIANA (LC) in località SS36 SUD al km 55.6, relativo alle seguenti violazioni:
Art. 141/11 DECRETO LEGISLATIVO 30/04/92 NR:285 per il veicolo N.D. targato N.D. per le
VEDI VERBALE”
Non so ancora cosa dire. La prima reazione è stata una risata, che però si è subito tramutata in una triste rabbia.
Dico, ma è mai possibile che oltre ad essere caduto, non per colpa mia, ma per colpa di un coglione distratto che ci ha tagliato la strada, per cercare in tutti i modi di non farci del male investendo chi ci è caduto davanti, per evitare di finire schiacciato sotto una macchina, devo pure pagare una multa perché, così dice il verbale”NON ERA IN GRADO DI ARRESTARE TEMPESTIVAMENTE IL PROPRIO MEZZO IN TRATTO DI STRADA RETTILINEO IN LEGGERA SALITA, IN CONDIZIONI METEREOLOGICHE ( comunque si dice METEOROLOGICHE, IGNORANTI!!!) E VISIBILITA’ SENZA ANOMALIE…”
Cazzo, coglione io che con l’asciutto, il sole, nessuna causa esterna, in rettilineo, e pure in leggera salita non riesco a fermarmi in mezzo alla strada ( e perché mai avrei dovuto fermarmi in mezzo alla strada, e comunque perché non sono riuscito a fermarmi non te lo sei chiesto!!!!), cado, rompo la moto, mi rompo il polso, devo buttare via giacca, pantaloni, guanti, stivali, casco, borsa da serbatoio….
Articolo 141 comma 11. Me lo sono andato a guardare tutto l'articolo, non solo il comma 11, anche perchè specifica solo il lato pecuniario della cosa.(Chiunque viola le altre disposizioni del presente articolo e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 35 a euro 143) .
E’ vero come cita il comma 2 del 141” Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilita' e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.” Ma un cretino che ti taglia la strada non è assolutamente un ostacolo prevedibile.
Vorrà dire che mi pagherò pure questa, ma almeno una chiamata a Lecco gliela faccio, tanto per farmi un’altra risata sentendo cosa si inventano di nuovo….
Solita busta verdina delle poste con le finestrelle trasparenti da cui spuntano e si intravedono i fogli all’interno, su cui di solito spiccano il mittente nella finestrella piccola, ed il destinatario nella finestrella più grande.
Leggo “Ministero dell’Interno…Polizia Stradale di Lecco”.
“Finalmente una cosa in Italia funziona! …non so in che modo, non so grazie a chi, hanno trovato chi ci ha fatto volare quel famoso 3 settembre sulla SS36!”questo è stato il mio primo pensiero, ma poi mi arriva direttamente sul collo la botta inaspettata.
“RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE allegata al verbale di contestazione…..”
no, forse ho saltato qualcosa, rileggi con più calma:” “RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE allegata al verbale di contestazione nr. UFF/10000_ _ , di Registro Generale nr. 690_ _.”
“……..dichiaro di aver notificato in data 06/11/2006(cazzo, 21 giorni fa) a mezzo del servizio postale, ufficio di Roma – Fiumicino, a ( me ) quale TRASGRESSORE (già, bello in maiuscolo, perché si sappia la mia colpa!!!) il verbale nr. UFF/10000_ _ redatto in data 12/09/2006 relativo alle infrazioni accertate a carico di ( sempre me) alle ore 18.00 del giorno 03/09/2006 ( vuol dire che mentre io ero appoggiato al guard rail con una flebo nella mano e una stecca sul polso, mentre mi stavano ancora medicando e mentre ancora non sapevo nemmeno se Marco aveva riaperto gli occhi, già c’era chi mi stava elevando una contravvenzione! Però che tempismo quando si sente la possibilità di spremere dei soldi a qualcuno..) sulla strada SS36 DEL LAGO DI COMO E DELLO del comune di ABBADIA LARIANA (LC) in località SS36 SUD al km 55.6, relativo alle seguenti violazioni:
Art. 141/11 DECRETO LEGISLATIVO 30/04/92 NR:285 per il veicolo N.D. targato N.D. per le
VEDI VERBALE”
Non so ancora cosa dire. La prima reazione è stata una risata, che però si è subito tramutata in una triste rabbia.
Dico, ma è mai possibile che oltre ad essere caduto, non per colpa mia, ma per colpa di un coglione distratto che ci ha tagliato la strada, per cercare in tutti i modi di non farci del male investendo chi ci è caduto davanti, per evitare di finire schiacciato sotto una macchina, devo pure pagare una multa perché, così dice il verbale”NON ERA IN GRADO DI ARRESTARE TEMPESTIVAMENTE IL PROPRIO MEZZO IN TRATTO DI STRADA RETTILINEO IN LEGGERA SALITA, IN CONDIZIONI METEREOLOGICHE ( comunque si dice METEOROLOGICHE, IGNORANTI!!!) E VISIBILITA’ SENZA ANOMALIE…”
Cazzo, coglione io che con l’asciutto, il sole, nessuna causa esterna, in rettilineo, e pure in leggera salita non riesco a fermarmi in mezzo alla strada ( e perché mai avrei dovuto fermarmi in mezzo alla strada, e comunque perché non sono riuscito a fermarmi non te lo sei chiesto!!!!), cado, rompo la moto, mi rompo il polso, devo buttare via giacca, pantaloni, guanti, stivali, casco, borsa da serbatoio….
Articolo 141 comma 11. Me lo sono andato a guardare tutto l'articolo, non solo il comma 11, anche perchè specifica solo il lato pecuniario della cosa.(Chiunque viola le altre disposizioni del presente articolo e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 35 a euro 143) .
E’ vero come cita il comma 2 del 141” Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilita' e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.” Ma un cretino che ti taglia la strada non è assolutamente un ostacolo prevedibile.
Vorrà dire che mi pagherò pure questa, ma almeno una chiamata a Lecco gliela faccio, tanto per farmi un’altra risata sentendo cosa si inventano di nuovo….
martedì, novembre 21, 2006
.....vediamo....
...innanzitutto perché sei riuscita a vedermi…intendo che non ti sei fermata, sei andata oltre…
Sei sempre sorridente, e direi che è una cosa più che positiva, perché fai sorridere anche chi ti sta attorno.
Sei intraprendente, non aspetti che ti cada addosso la pioggia, salti per andarle incontro e prenderla prima. E ti muovi per prenderne il più possibile.
Sei un’amica, di quelle vere, con cui ti puoi confidare, di quelle che sai che terranno il segreto; di quelle che dicono di si anche quando sarebbe ora di andare, che sanno dire la parola giusta quando è il momento storto della vita!
Sei dolce, e non sai essere incazzata nemmeno con un gatto che ti ha calpestato tutta la notte senza lasciarti dormire un attimo.
Perché mi prendi in giro, e sai che me la prendo…ma sai che è l’unico modo per farmi capire ( come hai fatto in così poco tempo a scoprirlo…) e correggere.
Perchè ti posso prendere in giro, non mi tieni il muso, e sai che sto solo scherzando.
Perché non mi dici “questo si fa così e quello si fa cosà”, mi lasci fare e basta.
...perchè sto ancora studiando, per ora ho imparato poco, però l’argomento è interessante…
Sei sempre sorridente, e direi che è una cosa più che positiva, perché fai sorridere anche chi ti sta attorno.
Sei intraprendente, non aspetti che ti cada addosso la pioggia, salti per andarle incontro e prenderla prima. E ti muovi per prenderne il più possibile.
Sei un’amica, di quelle vere, con cui ti puoi confidare, di quelle che sai che terranno il segreto; di quelle che dicono di si anche quando sarebbe ora di andare, che sanno dire la parola giusta quando è il momento storto della vita!
Sei dolce, e non sai essere incazzata nemmeno con un gatto che ti ha calpestato tutta la notte senza lasciarti dormire un attimo.
Perché mi prendi in giro, e sai che me la prendo…ma sai che è l’unico modo per farmi capire ( come hai fatto in così poco tempo a scoprirlo…) e correggere.
Perchè ti posso prendere in giro, non mi tieni il muso, e sai che sto solo scherzando.
Perché non mi dici “questo si fa così e quello si fa cosà”, mi lasci fare e basta.
...perchè sto ancora studiando, per ora ho imparato poco, però l’argomento è interessante…
venerdì, novembre 10, 2006
METRO
Che bella Milano di sera…il traffico che si acquieta…le finestre che si accendono…le luci dei negozi che si addormentano…la gente nella metro…chi si addormenta dopo una giornata di lavoro…due sposi canuti che chiacchierano tranquilli…due amanti che furtivi si baciano tra le colonne e scale mobili…qualcuno che legge la bibbia…chi si perde nell’I-pod…tutti con la testa già lontano…altrove…la gente così diversa…solitaria…accomunata dallo stesso vagone…dallo stesso treno…dallo stesso destino…dalla stessa città…uno squarcio di luna fa capolino tra i tetti delle case a guardare il formicolio che si spegne dell’operosa metropoli…a vegliare sul sonno ristoratore…a cancellare almeno per la notte i pensieri di Milano.
martedì, novembre 07, 2006
LAVORARE PER VIVERE..
Lavorare per vivere, e non vivere per lavorare!
Forse qualcuno potrà dissentire su questo mio modo di vedere le cose, ma sicuramente non sarà la maggioranza.
Non mi interessa nulla del lavoro una volta che ne sono uscito, una volta che ho finito.
Il mio lavoro finisce lì, si esaurisce nei tempi dettati dalla mia presenza fisica sul luogo di lavoro.
Non mi porto fuori nulla, non mi porto niente a casa.
Non ne ho voglia, e soprattutto non mi porta niente.
E non sto parlando di soldi, che sarebbero l’unico movente, ma parlo di serenità, di salute, di amicizia: benessere!
Voglio poter scegliere di avere amici, di avere interessi, che vadano oltre il lavoro.
Non ho sposato il mio posto di lavoro, né è il mio sogno nel cassetto.
Il lavoro è solo il mezzo con cui mi permetto tutto il resto: i vizi, i piaceri, gli amici.
Non capisco affatto quelli che non dormono pensando al lavoro, quelli che pensano al lavoro anche quando dormono, anche quando sono fuori a cena con gli amici, perché i loro amici sono solo i colleghi di lavoro.
Se ho voglia possono diventare amici, ma non devono esserlo per forza, perché non ho avuto modo di crearmene e trovarmene altri.
La sera posso uscire, posso dormire, posso parlare con gli amici, leggere un libro oppure non fare nulla.
Ma è una mia scelta, dipendente sempre dalla prima, fondamentale scelta: io LAVORO PER VIVERE!!!
Sei liberissimo di portarti il lavoro a casa, di stare in ufficio 14 ore, anche di dormirci se preferisci; puoi portarti a casa il lavoro e farlo nel fine settimana, alzarti alle 5 per cominciare a lavorare, ma difficilmente troverai la mia complicità.
E soprattutto non puoi pretendere che se io non sono come te allora sono un menefreghista, che non me ne frega niente del mio lavoro.
Se sto a casa perché ho un braccio rotto, non devi rompermi i c…..ni perché non sono in ufficio, come invece faresti tu anche con 40 di febbre e col moccio al naso.
Avrei milioni di cose migliori da fare che starmene a casa aspettando che il braccio guarisca.
Non sai quanto mi piacerebbe in questo momento essere in ufficio anziché a casa a oziare.
Perché lo stare in ufficio presupporrebbe poter fare tante altre cose che attualmente non sono in grado di fare…..guidare la moto, giocare coi miei amici, andare a correre, stringere una mano…
Puoi dirmi che sono ancora un ragazzino, che sono infantile, immaturo, che sarebbe ora di pensare come un uomo e smetterla di fare il ragazzo, ma forse quei 10 anni all’anagrafe che ci dividono, sono in realtà 40, perché hai perso di vista una cosa….che se il lavoro finisce, si vive ancora; ma se smetti di vivere….ho paura che il lavoro non può essere molto d’aiuto.
Quindi preferisco sembrarti menefreghista, sono problemi tuoi.
Preferisco conoscere una persona piuttosto che imparare uno sterile linguaggio di programmazione, che mi costringe a stare davanti ad uno schermo, anziché sotto il sole e con l’aria fresca in faccia!
Forse qualcuno potrà dissentire su questo mio modo di vedere le cose, ma sicuramente non sarà la maggioranza.
Non mi interessa nulla del lavoro una volta che ne sono uscito, una volta che ho finito.
Il mio lavoro finisce lì, si esaurisce nei tempi dettati dalla mia presenza fisica sul luogo di lavoro.
Non mi porto fuori nulla, non mi porto niente a casa.
Non ne ho voglia, e soprattutto non mi porta niente.
E non sto parlando di soldi, che sarebbero l’unico movente, ma parlo di serenità, di salute, di amicizia: benessere!
Voglio poter scegliere di avere amici, di avere interessi, che vadano oltre il lavoro.
Non ho sposato il mio posto di lavoro, né è il mio sogno nel cassetto.
Il lavoro è solo il mezzo con cui mi permetto tutto il resto: i vizi, i piaceri, gli amici.
Non capisco affatto quelli che non dormono pensando al lavoro, quelli che pensano al lavoro anche quando dormono, anche quando sono fuori a cena con gli amici, perché i loro amici sono solo i colleghi di lavoro.
Se ho voglia possono diventare amici, ma non devono esserlo per forza, perché non ho avuto modo di crearmene e trovarmene altri.
La sera posso uscire, posso dormire, posso parlare con gli amici, leggere un libro oppure non fare nulla.
Ma è una mia scelta, dipendente sempre dalla prima, fondamentale scelta: io LAVORO PER VIVERE!!!
Sei liberissimo di portarti il lavoro a casa, di stare in ufficio 14 ore, anche di dormirci se preferisci; puoi portarti a casa il lavoro e farlo nel fine settimana, alzarti alle 5 per cominciare a lavorare, ma difficilmente troverai la mia complicità.
E soprattutto non puoi pretendere che se io non sono come te allora sono un menefreghista, che non me ne frega niente del mio lavoro.
Se sto a casa perché ho un braccio rotto, non devi rompermi i c…..ni perché non sono in ufficio, come invece faresti tu anche con 40 di febbre e col moccio al naso.
Avrei milioni di cose migliori da fare che starmene a casa aspettando che il braccio guarisca.
Non sai quanto mi piacerebbe in questo momento essere in ufficio anziché a casa a oziare.
Perché lo stare in ufficio presupporrebbe poter fare tante altre cose che attualmente non sono in grado di fare…..guidare la moto, giocare coi miei amici, andare a correre, stringere una mano…
Puoi dirmi che sono ancora un ragazzino, che sono infantile, immaturo, che sarebbe ora di pensare come un uomo e smetterla di fare il ragazzo, ma forse quei 10 anni all’anagrafe che ci dividono, sono in realtà 40, perché hai perso di vista una cosa….che se il lavoro finisce, si vive ancora; ma se smetti di vivere….ho paura che il lavoro non può essere molto d’aiuto.
Quindi preferisco sembrarti menefreghista, sono problemi tuoi.
Preferisco conoscere una persona piuttosto che imparare uno sterile linguaggio di programmazione, che mi costringe a stare davanti ad uno schermo, anziché sotto il sole e con l’aria fresca in faccia!
giovedì, novembre 02, 2006
Sembrava quasi che me lo sentissi dentro.
Rileggo ora il post di ieri, nato da un'affermazione sentita per radio, quando le parole del dj si perdono in frivolezze tra una canzone e l'altra.
Era questo il senso che realmente pensavo!
Già mi vedevo pronto a riprendere a correre, a giocare, a scorrazzare con la Delfina; e a pensare alla prima partita in cui sarei stato pronto, non per giocarne una intera, ma solo per uno scampolo d'un finale di set, per sentire ancora quell'adrenalina che saliva pian piano nelle ore precedenti, fino a trasformarsi in paura una volta varcata la porta della palestra, e poi divenire pura scossa vitale dopo ogni fischio dell'arbitro.
E invece i piani sono per l'ennesima volta saltati.
E vista la radiografia, se dopo due mesi non si è ancora risaldata la frattura, penso proprio che le ulteriori tre settimane concessemi non basteranno a far risolvere definitivamente la questione.
Almeno questa volta sono stati brutalmente ma obiettivamente sinceri.
Sotto i ferri se la cosa non è a posto.
Me lo avessero proposto a settembre, visti poi i tempi, penso avrei accettato volentieri, piuttosto che due mesi di "forse, dovrebbe, ma a lei sicuramente, non si preoccupi, sarà a posto...".
Prendiamola così, senza che lasci troppo il segno, che scorra via sulla pelle, senza intaccare troppo la carne.
Per fortuna il resto del mondo gira, così può attirarmi nel suo moto vorticoso, facendomi apprezzare anche questi momenti di noia apparente, ma ricchi di gioie e novità.
Rileggo ora il post di ieri, nato da un'affermazione sentita per radio, quando le parole del dj si perdono in frivolezze tra una canzone e l'altra.
Era questo il senso che realmente pensavo!
Già mi vedevo pronto a riprendere a correre, a giocare, a scorrazzare con la Delfina; e a pensare alla prima partita in cui sarei stato pronto, non per giocarne una intera, ma solo per uno scampolo d'un finale di set, per sentire ancora quell'adrenalina che saliva pian piano nelle ore precedenti, fino a trasformarsi in paura una volta varcata la porta della palestra, e poi divenire pura scossa vitale dopo ogni fischio dell'arbitro.
E invece i piani sono per l'ennesima volta saltati.
E vista la radiografia, se dopo due mesi non si è ancora risaldata la frattura, penso proprio che le ulteriori tre settimane concessemi non basteranno a far risolvere definitivamente la questione.
Almeno questa volta sono stati brutalmente ma obiettivamente sinceri.
Sotto i ferri se la cosa non è a posto.
Me lo avessero proposto a settembre, visti poi i tempi, penso avrei accettato volentieri, piuttosto che due mesi di "forse, dovrebbe, ma a lei sicuramente, non si preoccupi, sarà a posto...".
Prendiamola così, senza che lasci troppo il segno, che scorra via sulla pelle, senza intaccare troppo la carne.
Per fortuna il resto del mondo gira, così può attirarmi nel suo moto vorticoso, facendomi apprezzare anche questi momenti di noia apparente, ma ricchi di gioie e novità.
ORDINATAMENTE!!!
Tutto prefissato…
Tutto preordinato…
Tutto pianificato…
Tutto così ordinato…che mi viene da scappare!!!
Non riesco a vivere pensando che domani dovrò fare questo, tra tre giorni dovrò incontrare la tal persona, tra un mese sarò lì e tra due là.
Non sopporto l’idea di vivere ingabbiato, né tantomeno di vivere in un futuro già stabilito prima ancora di averlo conosciuto.
Mal sopporto l’idea dell’appuntamento per il prossimo fine settimana, dell’impegno che potrò avere tra cinque giorni, quando nemmeno posso garantire dove sarò tra cinque minuti.
E se tra mezz’ora mi venisse voglia di prendere e uscire? Dovrei dire di no perché poi ho un appuntamento che avevo fissato già dieci giorni fa e a cui non posso rinunciare…
TROPPO COMPLESSO!!!
Sarò superficiale, semplicistico, disorganizzato, ma la libertà di scegliere dove sarò tra un attimo, voglio che resti ancora una mia scelta, da poter fare anche un secondo prima di farla!!!
Tutto preordinato…
Tutto pianificato…
Tutto così ordinato…che mi viene da scappare!!!
Non riesco a vivere pensando che domani dovrò fare questo, tra tre giorni dovrò incontrare la tal persona, tra un mese sarò lì e tra due là.
Non sopporto l’idea di vivere ingabbiato, né tantomeno di vivere in un futuro già stabilito prima ancora di averlo conosciuto.
Mal sopporto l’idea dell’appuntamento per il prossimo fine settimana, dell’impegno che potrò avere tra cinque giorni, quando nemmeno posso garantire dove sarò tra cinque minuti.
E se tra mezz’ora mi venisse voglia di prendere e uscire? Dovrei dire di no perché poi ho un appuntamento che avevo fissato già dieci giorni fa e a cui non posso rinunciare…
TROPPO COMPLESSO!!!
Sarò superficiale, semplicistico, disorganizzato, ma la libertà di scegliere dove sarò tra un attimo, voglio che resti ancora una mia scelta, da poter fare anche un secondo prima di farla!!!